1 Re 19, 1-8 – “Wanted Elia” (di Janique Perrin)
1 Re 19, 1-8 – “Wanted Elia” (di Janique Perrin)
Elia fugge il potere politico che lo ricerca. Ha qualche ragione di essere preoccupato Elia: è un assassino, ha ucciso i profeti dei Baal. Questa strage pone il lettore della Bibbia davanti a un interrogativo che rimane aperto: com’è possibile che Dio permetta una tale violenza? Se la domanda sulla violenza di Dio rimane aperta, quella sul confronto tra le religioni che può condurre a una guerra va invece affrontata. Ciò che succede in Israele in questo episodio assomiglia a una vera guerra: da una parte i seguaci dei Baal, tra cui la regina; dall’altra i credenti in un Dio unico, il Dio d’Israele. Ma questo confronto si ripropone regolarmente nella storia, addirittura è un tema attualissimo. Qual è in fin dei conti il problema principale? E’ quello della dominazione di una religione sulle altre. E’ quello di un assolutismo religioso che spinge un paese a riconoscere solo una religione e a vietare, o almeno a limitare, tutte le altre. Numerosi sono i paesi che vivono in questa situazione: penso all’Iran o all’Afganistan, ma più vicino a noi la Russia, per esempio, è restia ad aprire la porta alle altre confessioni cristiane e alle altre religioni. Invece la modernità e i suoi effetti, il cosmopolitismo, la democrazia e la laicità propongono un modello molto più coraggioso per vivere e gestire il confronto tra diverse religioni. In questo modello la mia verità religiosa non è l’unica valida, ma è l’unica valida per me, senza escludere che ci siano altre verità, valide per altri cittadini. Una tale società polifonica funziona solo se vige una solida legge sulla libertà religiosa, una legge che il nostro paese aspetta da quasi cinquant’anni…
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Sermone del 27 marzo 2011 | 36.92 KB |