Marco 14, 3-9 - Addio d’amore (di Janique Perrin)
Stranamente Gesù non dice di aiutare i poveri! Anzi Gesù dice che i poveri non c’entrano niente con il gesto della donna, che la donna ha addirittura fatto un’azione buona verso di lui! Perché Gesù non difende i poveri e difende il gesto insensato della donna? Come spesso nell’Evangelo Gesù capovolge i nostri ragionamenti. Spontaneamente gridiamo allo spreco con gli invitati: SPRECO, SPRECO, SPRECO! Ma Gesù sposta il nostro sguardo dai poveri verso sé stesso. E dice: aiutare i poveri è la vostra missione e non avrà mai fine perché i poveri ci saranno sempre. Ma guardate me, e guardatemi bene perché non ci sarò più per tanto tempo. Gesù sposta il nostro sguardo dall’agire solidale alla radice di questo agire. Il problema, dice Gesù, è che non avete capito che sto per morire. Non avete capito che il messia sono io. L’unica che l’ha capito è la donna e perciò la sua azione è buona. La donna anonima di questo racconto. L’unica che capisce e che “anticipa l’unzione di Gesù per la sepoltura” è … una donna! Non un uomo, non un potente, non una persona colta ma forse addirittura una donna dai costumi un po’ leggeri. SCANDALO! Scandalo e spreco sono le due espressioni della presenza di Cristo nel mondo. Lo scandalo perché Gesù denuncia gli atteggiamenti ritenuti normativi. Lo spreco indica l’illimitatezza della grazia di Dio, l’azione buona della donna è segno dell’intervento sorprendente e gratuito di Dio nella nostra vita.
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Sermone del 17 aprile 2011 | 39.68 KB |